Alcuni oggetti sono stati trovati vicino il luogo dell’incidente aereo, segno che i bambini siano sopravvissuti.
Dal 1° maggio scorso, quattro bambini sono dispersi nella giungla amazzonica della Colombia, a seguito di un incidente aereo. Sul Cessna 206 viaggiavano anche la madre e altri due parenti, ma tutti e tre gli adulti sono morti dopo lo schianto: i loro corpi sono stati trovati dai militari sul luogo dell’incidente.
I ritrovamenti dopo l’incidente aereo
I quattro bambini, di 13, 9, 4 e 1 anno (il più grande e il più piccolo sono bambine), sono nella giungla di Caquetá da circa 40 di giorni. L’unica certezza è che, rispetto agli adulti, siano sopravvissuti tutti e quattro all’impatto.
Dopo lo schianto, causato probabilmente da un guasto al motore, le autorità avevano trovato solo i resti del velivolo insieme ai corpi dei tre adulti. A far sperare invece che i piccoli erano ancora vivi, sono stati alcuni oggetti di vario tipo, segno che qualcuno era sopravvissuto a quell’incidente.
I bambini? Ancora vivi
I soccorritori più esperti ritengono che se i bimbi fossero morti, i corpi sarebbero stati trovati. Il più grande dei ragazzi potrebbe essersi occupato di mantenere in vita i più piccoli, allestendo qualche rifugio provvisorio.
Un membro di Rescue International, spiega che il fatto che i bambini conoscano bene la zona giocherebbe a loro favore: “I bambini di 13 anni hanno statisticamente più probabilità di sopravvivere. Sono consapevoli di ciò che li circonda e hanno un buon orientamento”.
Fanno ben sperare i resti di una bottiglia e di un piccolo rifugio costruito con quel poco che poteva essere trovato, a poco più di tre chilometri dal luogo in cui si trovava l’aereo. “È probabile che l’abbiano fatto loro. È un buon segno. Dimostra che hanno capacità di sopravvivenza”, spiega l’esperto.